Ore 22.00, inizia il nostro primo saturday night negli States. Chiediamo informazioni ad una cameriera su dove passare una bella serata e prendiamo la metro fino al luogo indicato. Arriviamo a Farragut North, un quartiere chic di Washington: ci mettiamo in coda all’entrata della prima discoteca che troviamo… sono tutti tiratissimi, tutti vestiti bene. Io ho i pantaloni corti, io non posso entrare. Da nessuna parte. In nessuna delle discoteche della zona. Siamo tesi e nervosi, e parte una discussione dai toni accesi con Tinto sul modo di vestirsi. Camminiamo per mezz’ora urlandoci addosso, in cerca di un locale che accetti il mio abbigliamento. Niente. Fermiamo un taxi e gli chiediamo di portarci da qualche parte… se esiste un posto in città dove si può far festa senza jeans.
E’ la svolta… 5 minuti dopo siamo in una via piena di disco pub e locali pieni di gente, di tutti i tipi (stiamo cercando di recuperare il nome della via). Entriamo in almeno 4 di questi, balliamo un po’, beviamo, facciamo festa, tutto sembra filare liscio quando… alle 2.30 precise, improvvisamente, le luci del locale in qui siamo in quel momento si accendono, la musica finisce e 2 buttafuori giganti iniziano ad urlare “Let’s go out! Let’s go out!” spingendo la gente fuori, di forza. In strada, ci rendiamo conto che succede la stessa cosa ovunque e scopriamo che è così dappertutto qui: a quest’ora, stop discoteche, stop bar, stop festa, stop alcol, stop tutto. Si va a letto, punto. Non ci resta che prendere un taxi e tornare in hotel, contenti per la bella serata ma soddisfatti solo a metà; la festa era appena iniziata, noi si pensava di andare a dormire all’alba. Pazienza, l’America è anche questa…
Il modo migliore per visitare Washington è in bicicletta.
L’avevamo letto, l’abbiamo provato e lo confermiamo. Alle 11.00 siamo pronti per partire con il nostro giro turistico a bordo di 3 mountain bike (noleggiate al Bikeandroll, al 1100 di Pennsylvania Ave).
Ci dirigiamo subito verso la Casa Bianca e in breve tempo siamo davanti ai cancelli della dimora dei presidenti…
Appoggiamo le nostre bici sulla staccionata e ci allontaniamo di 10 metri, verso un gruppo di turisti, per farci fare una foto. 5 minuti dopo torniamo a riprendere i nostri mezzi e in quel momento, un’agente donna ci grida contro frasi che inizialmente non capiamo: la poliziotta è incazzata nera, noi la guardiamo un po’ allibiti. Ci chiede (sempre urlando e tenendosi a distanza di “sicurezza”) perchè abbiamo lasciato le bici incustodite (erano a 10 metri da noi!) e perchè non abbiamo risposto quando lei ha chiesto alla folla di chi fossero (nessuno di noi ha sentito nulla!). Per qualche istante è panico, la folla di turisti è immobile e fissa noi e la poliziotta, che nel frattempo deve aver chiamato i rinforzi perchè intorno a lei ora ci sono 2 pattuglie, un altro agente a piedi e uno in bici.
Rispondo che non siamo americani, che non capiamo bene la lingua e che eravamo a pochi metri dalle bici, solo per farci fare una foto. Infine, mi scuso dicendo che non sapevamo di dover fare diversamente. Il tutto, per fortuna, finisce lì. La poliziotta torna al suo posto, gli altri agenti se ne vanno, noi anche.
INCREDIBILE ! Ok che questa è la Casa Bianca, ok che questa è la capitale degli Stati Uniti, ok che qui hanno avuto l’11 settembre e gli attacchi terroristici… ma qui, signori, siamo a livelli disumani.
In generale, fin’ora, (specie nelle città) abbiamo avuto la netta sensazione di avere sempre il fiato sul collo e l’esperienza appena raccontata, ne è prova.
Proseguiamo il nostro giro fermandoci al Washington Monument (l’obelisco simbolo della città), al Lincoln Memorial, al Thomas Jefferson Memorial e infine al maestoso Campidoglio.
Un bellissimo percorso, tra parchi, laghetti e strade ordinate. Qui si respira nell’aria l’orgoglio americano.
Visitiamo anche il National Air and Space museum (interessante, soprattutto per gli appassionati di aerei),
ci fermiamo a giocare con qualche scoiattolo…
…e infine ci concediamo un squisito pranzo…
…prima di riconsegnare le biciclette, salutare Washington e rimetterci in viaggio.
Dopo circa 2 ore, ci siamo fermati a 150 km da Pittsburgh (la nostra 4° tappa), in un motel a Bedford (Judys Motel, al 3521 di Business 220) una cittadina sperduta nel cuore della Pennsylvania.
Piacevole serata in un classico pub americano, con biliardi e jude box. Ora andiamo a dormire, più stanchi che mai. Il ritmo del viaggio fin’ora è stato molto intenso, e cercheremo infatti di rallentare un po’ nei prossimi giorni, e soprattutto, di non farci arrestare! 😉
Spese del giorno
Generali: 75 $ noleggio bici, 5 $ autostrada, 25 $ cinema imax, 48 $ motel, 18 $ serata, 70 $ benzina (tot 241 $)
Sir: 4 $ colazione, 7 $ souvenir, 6 $ pranzo, 15 $ cena (tot 32 $)
Ric: 3 $ colazione, 6 $ pranzo, 15 $ cena (tot 24 $)
Tinto: 4 $ colazione, 7 $ souvenir, 4 $ pranzo, 15 $ cena (tot 30 $)
Km percorsi: 240
Frase del giorno: Be careful!
Canzone del giorno: No Matter What – T.I.
p.s. Domani, Martedì 29 Settembre, saremo sul Corriere Delle Alpi.
p.s.2 Vi ricordiamo l’appuntamento su Radio Club 103, dal lunedì al venerdì, ogni mattina intorno alle 11. Oppure in podcast QUI.
Tag: america, Bedford, biciclette, Campidoglio, casa bianca, coast to coast, diario, Lincoln Memorial, motel, nightlife, noleggio, Pennsylvania, Pittsburgh, polizia, states, Thomas Jefferson Memorial, u.s.a., viaggio, Washington, white house
settembre 29, 2008 alle 10:09 am |
Aaaaaaah, ecco. ora forse si vede che avete noleggiato davvero le bici… ma il Sir evita e svicola anche questa volta… secondo me ti sei fatto portare sulla canna della bici tutto il tempo…
ottimo l’esordio con la madama… ma lì prima o poi succede a tutti, in sto casino…
complimenti per l’ottimo pranzo… cercate solo di non tornare a forma di botte…
have a nice trip!
settembre 29, 2008 alle 2:24 PM |
Ciao turisti,
alla faccia del weekend..
avrei voluto essere lì…non riesco ad immaginare il Mittikko SirUan che si fa rimbalzare dai locali per il suo abbigliamento poco ortodosso!!
CHE FIGATA!!
potreste filmarvi… 😀
stile grande fratello..o l’isola dei famosi 😀
mi prenoto già come vostra spettatrice 🙂
Voto 10 per le foto…
Siete sempre più belli 😉
GOOD LUCK
E.
settembre 29, 2008 alle 3:01 PM |
Bè cosa dire create casino per la città minacciando il caro presidente con del plastico attaccato alle bici, in più non riusite a entrare nei locali per i pantaloni e il naso di SiR….. 😀
Bè non cè niente da dire beati voi…..
settembre 29, 2008 alle 4:21 PM |
Wow che weekend..mi sarebbe piaciuto vedervi in crisi con la poliziotta!!ke ridere!!
Fate i bravi mi raccomando!!smack!!
settembre 29, 2008 alle 4:54 PM |
grandi vedete di farvi portare a guantanamo con i terroristi di al-quaeda…hahahahhaha
tutti i bellunesi tifano per voi..
nuff respect
settembre 29, 2008 alle 5:01 PM |
MESSAGGIO X SIR:
PAZZA INTER AMALA!!!!!!!!
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settembre 29, 2008 alle 5:58 PM |
Non posso credere che lo styloso Sir pensasse di andare in discoteca in quel di Washington in bermude!
Figura di merda!
Ottime le foto e l’ultimo post,sembra che giorno per giorno il livello qualitativo si alzi.
Ma non affannatevi troppo dietro al blog.
Godetevela il più possibile e ogni tanto riposatevi.Il grande e verde Canada è alle porte.
Ma Sir e Tinto si sono scazzottati?
P.S.
Milan nettamente superiore,Inter una banda di mercenari,uscito Materazzi tutti gli altri(allenatore compreso) stranieri!!!!
settembre 29, 2008 alle 7:15 PM |
nulla da commentare x i pantaloni corti in disco,ve l’avevo detto saturday night a pittsburgh…magari chiudevano un po’dopo….
settembre 30, 2008 alle 6:56 am |
vi “leggo” tutti i giorni, seguo le vs. avventure con passione e un grande interesse!!! Mi piace proprio vedere il mio cuginetto in versione turista… Cercate di non farvi arrestare nei prossimi giorni!!!! Ilaria cugi
ottobre 1, 2008 alle 5:02 PM |
Sir,racconta,che succede?la fotta in america non funziona?nei locali non ti fanno entrare (GRANDE TINTO!!!CONTINUA A SPACCARGLI I MARONI CHE SE LO MERITA!!!INSEGNA AL JOLLO COME CI SI VESTE!!)..